Abbiamo da poco tempo (storicamente parlando) superato il
trauma della scoperta che le favole non esistono, che ecco mi tocca mettere in
discussione un altro dogma.
Lasciate da parte Dio e tutte le religioni, non
disturbate neppure Newton o Einstein, e lasciate a riposo anche le nonne. Il
mio dubbio riguarda un luogo comune che non so bene chi abbia avuto la
brillante idea di mettere in giro: “fidati del tuo istinto.”
Partiamo dal presupposto che la fiducia va conquistata
(specie di questi tempi), chi ha sentenziato che l’istinto ci guida verso la cosa giusta ha dimenticato di fare i
conti con l’Istinto.
Ad esempio ho scoperto, anzi mi sono arresa all’evidenza,
che il mio Istinto è uno stronzo sadico che si diverte a farmi fare figure di
merda. Avrei dovuto capirlo 15, forse 20 anni fa…ma no Ale, dai retta ai luoghi
comuni, continua a credere ciecamente nel tuo Istinto, poco importa se poi ogni
volta lui si sbellica alle tue spalle mentre tu torni indietro come un cane
bastonato.
Perché dico questo? Colpa della saggezza. L’esperienza e la
maturità mi insegnano che la conoscenza va condivisa, soprattutto con le
generazioni più giovani, perciò la prossima volta che il vostro Istinto vi dirà
cosa fare voi chiedetegli: perché dovrei
fidarmi di te? E se risponde: perché
sono tuo, ditegli che non è una ragione sufficiente. Potrebbe avere il
senso dell’umorismo tale da indurvi verso situazioni ridicole solo per farsi
una risata in una giornata cupa. Voi non sarete più gli audaci temerari che
vanno incontro alle incertezze armati di fiducia ed entusiasmo, no, voi sarete solo i burattini nelle mani di un Istinto che della vita e di come andranno le
cose ne sa tanto quanto voi, solo che a differenza vostra si prende le
responsabilità che gli date. È il capro espiatorio, nessuna vocina della
ragione, solo il colpevole se le cose vanno male.
“Me lo ha
detto l’istinto”.
“E tu perché
cazzo gli hai creduto?”
“Credevo
fosse degno di fiducia.”
“Come se l’è
conquistata?”
“Non lo so,
è mio.”
“Anche gli
occhi che ho mi appartengono, ma se non metto gli occhiali vado a sbattere.
Solo perché sono i miei dovrei fidarmi di loro?”
“Credo di
no.”
“Perfetto, quindi
cosa farai la prossima volta che l’istinto verrà da te con un nuovo fantastico
consiglio?”
“Gli dirò di
tornare più tardi?”
“Brava
bambina.”
E vissero
tutti felici e contenti. Tranne l’Istinto.
“Ho una
domanda.”
“Che c’è,
bambina?”
“Che succede
se non do retta all’istinto e faccio comunque la scelta sbagliata? Non potrò
più neppure incolpare lui.”
“Diventerai
grande.”
“Istintoooooooooooo!!!!
Torna qui!!!”
3 commenti:
Quando t'ho vista la prima volta il mio istinto non era molto ottimista e si sbagliava di brutto.. Ora si che lo posso ribadire: nonostante tutte le disavventure sei un mito!!
…il mio, invece, non si è mai sbagliato su di te! sei proprio una grande!! ;)
Grazie!! :))
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