"After winter spring must come". A Lara è tornato il sorriso. Aveva solo bisogno di capire che gli alberi d'inverno non muoiono, che le foglie verdi tornano e la città si trasforma.
Per una persona che non hai mai vissuto l'inverno (perchè cresciuta nella terra sempreverde) sperimentarlo a New York non deve essere semplicissimo. Il freddo è un animale difficile da addomesticare. Ruggisce e sorprende.
Questa primavera è sempre in movimento. Mercoledì abbiamo avuto 30° e venerdì 15°.
Oggi c'era il sole, domani forse piove....
Ma il paesaggio è meravigliosamente colorato e vivo. Alberi di magnolia, foglie verdi, ciliegi e aria calda nutrono le nostre nuove speranze.
Da oggi il mercatino delle pulci di Brooklyn si è spostato all'aperto. Sono andata a curiosare.
Brooklyn Flea, su Lafayette Avenue, era un allegro melting pot di epoche, gente, aromi e musiche.
Il sole ci ha benedetto ed io mi sono divertita a scoprire oggetti d'antiquariato, vestiti usati, gioielli vintage e paccottiglie inutili. Ho scattato foto e mi sono divertita a far cadere lo sguardo in quel mare di inutili opportunità.
Ad un certo punto un odore familiare ha attirato la mia attenzione....panini con la porchetta! Non ci potevo credere. Avevo già pranzato e con rammarico non l'ho mangiato, ma mi sono ripromessa di tornarci. Preparavano anche pizze in una sorta di forno a legna "portatile", ma non mancavano tacos e perfino aragoste.
Musicisti slavi hanno scandito il tempo di un sabato spensierato, mentre io sfogliavo vecchi dischi in vinile e poco più in là scoprivo braccialetti fatti con quei dischi in disuso.
Il tempo si trasforma.
Una bancarella esponeva dentro una scatola di scarpe vecchie foto in bianco e nero di gente sconosciuta. Ne ho presa qualcuna fra le mani, le sfogliavo e le salvavo dal vento leggero che minacciava di porarle via con sé, in un luogo privato, dove forse meriterebbero di stare.
Si replicavano in tempi e luoghi diversi situazioni simili. Primi passi di bambini paffuti sostenuti dalle mani di donne con la veletta in testa e gonne sotto il ginocchio.
Sorrisi timidi di ragazze degli anni 50 e uomini in posa nei salotti o nei giardini di case sperdute.
In una foto credo di aver riconosciuto una traccia di Roma, o comunque d'Italia. Un ragazzo, un soldato, mandava i saluti da lontano. Sul retro una dedica e una parola cancellata e riscritta, lo spelling era sbagliato "I wich you....". Mi sono sentita male a vedere tutte quelle storie perdute in un mercatino di Brooklyn nel 2010. Probabilmente tutte quelle persone sono morte.
Mi chiedo chi fossero, che storie ci siano dentro quegli scatti. Chi ha preso di mira quegli istanti?
Cosa successe subito dopo? $1 per portare le foto a casa e immginarlo.
Le ho lasciate lì. Sperando che il vento se le portasse via.
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