Se come dice il Piccolo Principe "l'essenziale è invisibile agli occhi" l'inutile è lampante!L'inutile ci perseguita e si fa riconoscere.
Qualcosa nel mio vissuto quotidiano è essenziale in Italia e superfluo a NYC (e viceversa).
Parte I
A NYC i numeri civici nei palazzi ad esempio sono considerati superflui, non sempre sono indicati e non sempre seguono una sequenza logica.
Vi potrà capitare di attraversare avanti e indietro due o tre blocchi prima di individuare la vostra destinazione. E quando sono segnalati, in certe zone, lo sono più che altro per decoro, nel senso di decorativo non di buone maniere.
Quindi li troverete indicati sui tendaggi degli ingressi dei palazzi chic, scritti per esteso in lettere (il che quando siete persi non fa altro che confondere, credetemi!).
Però i numeri gli tornano utilissimo quando riportano le calorie di ciò che vi apprestate a consumare. Il che a me non fa particolarmente comodo quando scopro che il butter milk scone (la mia fonte di burro e carboidrati preferita!) sfiora le 700 calorie! Ma se questa "pratica" mappa dell'ingrasso diventa abitudine inevitabile, che ne è delle porzioni giganti? Sarà che non ho una mente matematica, ma mi sfugge il senso di questa unità di misura. Non offritemi una gigantesca fetta di torta da 5000 calorie, datemene un pezzetto con un senso di colpa ridotto!
Un altro mistero irrisolto restano per me i coins. Damn daim!
Perchè la moneta da 5 centesimi è più grande di quella da 10 e quella da 25 è più grande di quella da 5? Si va a scendere o salire? Se la grandezza indica il valore (economico della moneta) ...io come al solito mi faccio fregare dai cassieri!
Di esempi del genere ce ne sono a centinaia qui intorno, racconti brevi che raccontano le divergenze fra questi miei due monti lontani.
Comincerò a collezionarli, in attesa della Parte II.
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