Temperatura media -8° C eppure comincio ad abituarmi. Oggi sono persino andata in giro tenendo il cappello dentro la borsa.
In fondo ne potevo fare a meno.
E' stato un semplice, bellissimo week end di sole, gelo e amicizie.
Nuove e da poco conquistate. E' stato anche un week end di scrittura, di passeggiate attraverso strade nuove di quartieri di cui ormai non riesco più fare a meno.
Greenwich Village, Chelsea, Union Square...ogni domenica sera mi riprometto che il fine settimana successivo girerò per un quartiere diverso, ma poi mi arrendo al richiamo delle mie sirene tentatrici. Al limite posso pensare di andare nell'Upper West Side sabato prossimo.
Però sabato sera sono andata a cena a casa di una nuova amica nel Queens!
Ma non ho visto granchè. Era notte ed è stato solo come guardare una foto in bianco e nero di un mondo fatto di luci e sfumature.
Ho comprato The catcher in the rye (Il giovane Holden) e come promesso a me stessa lo sto rileggendo. E in inglese è anche più bello. Ci sono davvero libri che sono come case, rileggerli è un ritorno alle origini, è riconoscere odori e visioni di un mondo intimo e onesto.
Ogni tanto mi metto a pensare al ritorno in Italia.
Non so quando, né per quanto, non so dove collocare il mio futuro, non so nulla...però immagino il momento in cui all'aereoporto salirò sull'aereo ed immagino le mille emozioni che proverò. Non penso neppure alle persone che rivedrò (non posso pensarci, sarebbe spalancare la porta alla nostalgia e non me lo posso permettere), penso all'emozione di prendere un volo e sperimentare, ancora ma forse per la prima volta, un cuore spezzato ed una vita sospesa tra mondi destinati a non incontrarsi mai.
Come si aggiusta la nostalgia? Vorrei essere grande, vorrei avere delle risposte, vorrei arredare una casa mia e appartenere a quella casa, vorrei costruire, assemblare, condividere, rovesciare e ripartire... a volte mi sembra di essere un'eterna adolescente in attesa di fare il passo successivo.
Vado avanti, e torno indietro...danzo un ballo improvvisato con un partner imbranato.
Cammino sospesa su un filo con la forza delle mie passioni e la minaccia costante del vento. Ogni tanto sarebbe bello potersi arrendere al pensiero che va tutto bene, che non c'è fretta, nè paura. Che c'è chi si prende cura di un piccolo bisogno e che domani sarò me stessa, semplicemente.
1 commento:
Amica mia, pensa che sei te stessa ogni giorno di più. E non vivere nell'attesa di qualcos'altro, vivi quello che sei, impara da quello che sei stata e brama quello che sarai.
Ti sento sempre vicina a me.
Ti voglio bene,
Simona
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