Com'è stato il vostro Natale? Cosa vi ha stupito e cosa vi ha fatto sentire a casa, nelle solite noiose e affettuose tradizioni?
Il mio 25 mi ha portato a scoprire una nuova zona di NYC...Brooklyn Hieghts.
La sveglia è suonata tardi e tutta la giornata l'ho stiracchiata in un tempo fatto di lentezza e improvvisazione.
Niente pranzo tipico...anzi niente pranzo at all!
Uscendo di casa non sembrava fare troppo freddo, sfortunatamente mi sono dovuta ricredere.
Ho inaspettatamente scoperto la casa di Truman Capote, ed è stato bellissimo dare una dimensione e un contesto ad un mondo letto, immaginato e in qualche modo invidiato. Tutto il quartiere di Brooklyn Heights è splendido, ci sono palazzine di cinque piani circa, in mattoncini rossi e con il sapore della vecchia New York.
Girato l'angolo si è aperto davanti al mio sguardo la vista più bella che potessi sognare.
Non sapevo dove cercarla, e lei ha trovato me.
Manhattan era lì, luminosa nella notte di Natale, c'era ancora un po' di neve e potevo vedere interni caldi di case inarrivabili con dentro tutto il valore del sogno americano.
La camminata è continuata fin sotto il ponte di Brooklyn e il vento spietato ha tramortito il sangue, ma tutta quella bellezza mi ha fatto bene al cuore.
Siamo tornati a casa a scaldarci con i tortellini rimasti, un bicchiere di vino e il calore di una casa che ci accoglie in questa città segreta e ogni giorno meno estranea.
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