sabato 28 marzo 2009

In attesa di opere nuove, un passo indietro:estratto da "Billy Joe e le vite degli altri" ed.Il Filo 2006

«Aspetto».
«Aspetti cosa?».
«Che arrivi il momento giusto».
«Il momento giusto per cosa?».
«Per cominciare a lasciarmi vivere».
«E se non dovesse arrivare?».
«Arriverà».
«E se non arrivasse?».
«Allora vorrà dire che ogni respiro, ogni movimento, ogni
pianto, ogni minuto, ogni sussurro è stato vano».
«Sei in cerca di un pretesto per vivere?».
«... Aspetto».

Questo, signore e signori, era l’orologio della vita su cui Billy
Joe faceva scivolare il mondo.
...

Vi è mai capitato di presentarvi a qualcuno e rendervi conto,
nel preciso istante in cui pronunciate il vostro nome, di
non essere più così certi di appartenergli? Quel nome è lì, che
si compone nell’aria e trascina con sé tutta la burocrazia della
vostra esistenza.
Nome, cognome, data di nascita, peso (pasticcini e diete inclusi),
residenza (tutte le mille residenze che avete cambiato o
avreste voluto cambiare). Il giorno in cui avete mosso i primi
passi, in cui vi è caduto il primo dentino, il primo libro letto
(e l’ultimo). La prima lite a scuola, il primo bacio. Gli amori,
gli abbandoni, le scelte avventate (e quelle sbagliate). Tutti i
miseri difetti e quelle piccole perfezioni ignorate dal mondo...
tutto si condensa attorno a quel nome.
Il vostro.
E in una stretta di mano e un sorriso amico vi chiedete chi
siete.

1 commento:

Ilaria ha detto...

Piacere, mi chiamo Ilaria e mi piace passeggiare nel tuo blog:D
Un bacio tesoro!!!