giovedì 22 luglio 2010

Tornare a Roma (e compiere 31 anni)

E' il primo post che scrivo nel dopo-New York e non so bene perchè lo scrivo oggi, nel giorno del mio compleanno.
Nonostante qualcuno avesse provato a farmi tornare al blog e proseguire questo viaggio virtuale, fino ad ora non mi sono sentita pronta ad aprire una nuova pagina del diario.
Tornare a Roma, al di là delle emozioni e del calore degli abbracci, sa ancora di uno spazio informe, leggero, pallido....come un velo che si stende un caldo pomeriggio d'estate e si agita stanco sotto le pieghe dell'aria. Una tenda trasparente, opaca, che rende difficile la vista oltre lo sguardo.

Oggi compio 31 anni ed è un numero che non mi piace molto. 30 era bello, aveva il sentore di un nuovo inizio, dell'ingresso in una nuova generazione, di un campionario di cose da fare e progetti da plasmare ancora seducente. 31 mi mette fretta.
Se lo 0 dopo il 3 sa di un cerchio da colorare, di una sfera da far rotolare, di un hola hop che gira, l'1 sembra essere una freccia. C'è una traiettoria, da qualche parte, che aspetta di essere inseguita.

Lasciando NY sapevo che per resistere alla nostalgia avrei dovuto cercare un panorama e uno stile di vita del tutto nuovo, nulla che fosse paragonabile a quel clamoroso e affascinante mondo lontano.
Così ho cominciato a lavorare sulla spiaggia.
Sull'isola di Manhattan il mare lo percepisci raramente, il sole cala dietro la quinta di Gotham City, i piedi poggiano su marciapiedi di cemento e certezze.
Oggi i miei piedi scivolano sulla sabbia, i tramonti sono sospensione quotidiana sull'acqua, il mare è un pasto nutriente.
New York è lontana, al sicuro, fuori da me. Puntuale come l'arrivo della notte c'è però un rito che diventa un legame segreto e una mia trasposizione mentale...ogni giorno al calar del sole il dj mette la musica di C'era una volta in America...ed io sovrappongo quel sole rovente e rosso al ponte di Williamsburg visto da DUMBO...quel solo attimo unisce le mie vite, lontano dalla gente, dritto in fondo sotto la pelle del mio cuore, nel silenzio di una musica invisibile.
Per il resto quel che rimane è il titolo di questo blog, uno stato mentale che una volta acquisito non demorde, si adatta ad ogni superficie, ad ogni panorama, ad ogni sogno.

Ogni tanto cado dentro un ricordo, la mia mente girando distratta inciampa in un vicolo newyorchese, i miei occhi si sollevano su un giorno di maggio, la mia pelle si screpola nella memoria di gennaio....poi sorrido e vado avanti, cerco il mare, assorbo il caldo, penso a cosa farò domani....
Non so se vivrò ancora a New York, so per certo che non lavorerò ancora a lungo sulla spiaggia, ma so che lo stato mentale (e cardiaco) di NY verrà via con me...un passo sulla sabbia dopo l'altro.

Ho deciso che la versione di me "adulta" non penserà a ciò che mi manca, ma a ciò che ho; non penserà a chi potrei essere, ma a quello che in tutti questi anni sono diventata; non si domanderà cosa farò "da grande" perchè grande abbastanza non lo sarò mai...e soprattutto non si rimprovererà per ciò che mi sono negata, ma sarà orgogliosa per il coraggio che ho avuto a fare le mie scelte....e sì, cazzo, tutto questo fa paura, ma non vedo altre possibilità. C'è una sfida enorme però che vedo, al di là di quella tenda opaca...innamorarmi. Questo non sono stata ancora coraggiosa abbastanza per farlo.

Tornare a Roma è una domanda a cui non so rispondere ancora, compiere 31 anni è una traiettoria da seguire .... un nuovo viaggio....

1 commento:

mr ha detto...

Avevo il sentore che presto avresti scritto qualcosa qui....e qui ti aspettavo! Ancora una volta hai toccato le corde del mio cuore, con semplicità e sentimento. La freccia, come sempre, ha colpito al centro delle emozioni riportando a galla flash ed immagini scolpite nella memoria che per magia, però, sono diverse ed insieme uguali in ognuno di noi.
Vivi la tua splendida età al meglio, mia carissima amica....vivila come hai sempre fatto finora...con curiosità, sentimenti, amore, mettendo sempre in gioco te stessa alla scoperta di ciò che ti circonda...senza paura delle grandi sfide, anzi...!
Auguri Ale che viaggia: so che il numero 1 ed anche quelli che verranno ti porteranno cose belle, emozioni, amori e tutto quel che ti meriti. Tutti coloro che ti vogliono bene saranno idealmente (e non solo) insieme a te, accompagnandoti,incoraggiandoti, facendoti sentire che ad ogni latitudine c'è qualcuno che ti vuole tanto bene...
Buon compleanno...e buon viaggio...con affetto!
mr