Lo so, ho lasciato correre via tanti giorni prima di tornare qui, ma sono stati giorni veloci, indaffarati e pieni di energia...energia consumata ed esaurita quando la sera tornavo a casa e non riuscivo a scrivere o a pensare al blog.
E' arrivata una domenica sera, inaspettatamente libera.
Avrei dovuto lavorare (sì perchè nel frattempo ho cominciato il terzo lavoro), ma arrivata al ristorante mi hanno detto che non era necessario restassi vista la scarsità di clienti.
Allora sono tornata a casa, felice di poter fare la lavatrice, impegno che nelle ultime settimane non rientrava nella lista delle prorità (non quanto lavorare, uscire a divertirmi o scrivere), ma che inevitabilmente ha scavalcato orgogliosamente la classifica (ricorda qualcosa...Forza Roma da lontano!).
Così sono a casa, ho aggiornato le foto sul profilo di facebook, ho cucinato un piatto di pasta (prima che il pesto aperto cambiasse identità), l'asciugatrice sta ultimando il suo giro, a breve vedrò un film con Laralyn e nel frattempo aggiorno le mie memorie newyorchesi.
Cos'è successo in questi 10 giorni?
Tanto per cominciare sto familiarizzando con il tatuaggio...cominciamo a piacerci e ad andare d'accordo (e ho scoperto che aiuta a rimorchiare!...a saperlo lo avrei fatto prima!).
Poi ho cominciato appunto un altro lavoro...ma anche qui incassi pietosi. Non ho un buon feeling con gli affari ultimamente.
Deduco che il mio oroscopo si pronunci così:
affari: nonostante tu corra molto e ti dia da fare, gli astri non sono dalla tua parte (e neppure i datori di lavoro). Se il lavoro nobilita puoi ambire al trono, ma quello della Repubblica delle Banane....ops! Spiacente, quello è già preso.
amore: il tatuaggio te lo potevi fare prima! Comunque al momento, nel caso non te ne fossi accorta, attiri l'ammirazione e il desiderio di tipi poco attraenti (me ne ero accorta, grazie). Speriamo vada meglio. Consigliamo la consulenza di qualcun altro, noi non abbiamo parole.
salute: se continui così si mette male.
Detto questo, ho finito la prima stesura del romanzo (applauso..me lo faccio da sola). Queste le prime impressioni trascritte qualche giorno fa.
"L'emozione del momento.
Ascolto la musica dal mio i-pod che ormai ruota su se stessa da molti mesi. Siedo alla caffetteria di Barnes & Nobles mentre aspetto che Marina mi raggiunga per cena.
Ma ho fretta di tornare a casa, perchè sento l'esigenza di trascrivere le ultime pagine del romanzo, la cui stesura ho appena terminato, seduta in una caffetteria affollata di New York.
Non so come sia questo libro. Il primo vero romanzo che abbia mai scritto.
Una sfida cominciata da un'idea che è germogliata nella mia testa non so più quando né dove. So però di aver aperto le prime pagine in un piccolo ristorante di Formentera, una sera di fine aprile, quasi due anni fa. Scrissi di getto per alcuni mesi e per tanti anni sono rimasta immobile, incapace di dedicarmi a questa storia. Assorbita da una vita che non mi apparteneva.
Avevo chiesto a NY di accompagnarmi nella fine di questo viaggio e lei lo ha fatto.
Adesso ci vorranno tanti mesi e molta concentrazione e determinazione per rileggere, tagliare, aggiungere.
La cosa tremenda di questo mestiere è che non si è mai certi che si stia facendo qualcosa di buono. Forse non lo saprò mai.
Vado avanti spinta dal semplice bisogno di farlo.
Inaspettatamente ieri mi sono venute a cercare nuove idee.
Un nuovo progetto è in cammino. Ovviamente sulle strade di New York".
Ma in questa New life stanno trovando posto anche nuovi amici.
Sono uscita con loro per quattro giorni consecutivi e sono stati tutti momenti diversi e divertenti.
Una cena da Ear, un locale storico vicino al fiume. Con l'aria del vecchio pub di pescatori, storie di vita masticata e sapori di incontri chiusi dal vento.
Venerdì siamo stati tutti al concerto di Bennato a Chelsea e ci siamo divertiti molto. Tra l'altro lo abbiamo intervistato sempre da Kesté martedì scorso e pure quella è una nota italo-americana da ricordare.
Ieri sera, dopo il lavoro sono tornata a casa distrutta, ma non mi sono fatta intimidire da me stessa e così ho raggiunto la banda nell 'East Village per un sushi e poi siamo andati a ballare. Con premeditato talento siamo anche riusciti a beccare una delle discoteche più brutte di Manhattan, con una musica terrificante.
Ma l'abbiamo buttata sul ridere e ci siamo mischiati alla folla danzante.
Today, last chapter of this week...brunch a Williamsburg (Brooklyn) a cui hanno partecipato 30 persone e la maggior parte non le conoscevo.
Nuovi incontri, nuove panoramiche sulla città, nuova voglia di New York...che non finisce a Manhattan.
Unico difetto della settimana? Il tempo! Ci eravamo illusi che fosse arrivata la primavera e invece una raffica di vento e gennaio ci hanno catapultati indietro di una stagione.
See u soon....
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