domenica 13 dicembre 2009

See some music

I primi tempi io e Laralyn (sì, adesso il suo nome è esteso) non ci incontravamo spesso. Avevamo orari diversi e capitava che in una giornata non ci incontrassimo affatto. Comunicavamo con i post it.
Ricordo una volta che mi invitò ad andare con i suoi amici to see some music.
La cosa mi fece sorridere perchè nella mia concezione la musica si ascolta, non si vede.

Ieri sera ho visto la musica.
Sono tornata a casa tardi, ma abbiamo deciso lo stesso di uscire a mezzanotte e mezza per andare in un locale vicino casa dove suonano live jazz, pare sia addirittura uno dei migliori di NY.
In un locale minuscolo e affollato il palcoscenico di nemmeno 10 metri quadri ospitava 9..10..11 musicisti!! E la musica la potevi vedere.

Prendeva corpo, si muoveva, sudava, ammiccava, seduceva e trascinava come creatura di carne e sangue.
Suonavano musica africana, secondo Laralyn i musicisti erano del Mali. Ma c'era anche una violinista bianca, americana o forse inglese.
Andavano ognuno per conto proprio, tutti insieme.
Gli strumenti entravano nelle note di tutti, fluivano e spaccavano, e poi si ritraevano. Uno dopo l'altro, senza pausa, senza fatica.
Come se non bastasse una ragazza cubana si è conquistata il suo fazzoletto di scena e ha cominciato a ballare. Favolosa. Non era bellissima, non era sofisticata, era una donna che parlava la lingua della madre terra e stava lì tutta la sensualità delle donne.
Nel mio piccolo terreno i miei piedi, le mani, le gambe e il corpo seguivano la musica, la creatura di carne e sangue che respira dentro di te.

2 commenti:

Simona ha detto...

Voglio venire lìììììììì!!!!!!!!
Se la musica a New York si vede, le tue parole, cara mia, si sentono...

Anonimo ha detto...

mapperchpè io noooooooooooooooooooooooooooooo!!!! uffu...

ioio