Questo post sarà per me un po' più emotivo del solito.
Generalmente non mi lascio prendere dalla nostalgia. Mi distraggo, la allontano, guardo oltre, per cercare quello che mi fa essere altrove e dare un senso alla perdita. Oggi invece le andrò in contro, perchè come dice saggiamente mio padre, a volte la nostalgia può essere molto dolce. Ed ora voglio assaporare la dolcezza di casa, la dolcezza del Natale a casa mia.
Forse fra qualche ora (mentre scrivo sono le tre di notte passate in Italia) qualcuno di voi accenderà il suo pc e si connetterà a questo blog, voglio allora che trovi il mio più generoso augurio di vivere fin dall'inizio una giornata piena ed eccitante.
Se fossi stata a Roma probabilmente mi sarei alzata piena di aspettative e cose da fare e voglia di raggiungere la sera velocemente (come fanno i bambini!).
Sarei uscita a comprare gli ultimi regali, o i bigliettini o la carta per fare i pacchetti, e passando per un supermercato avrei preso il pane o le cipolle o qualsiasi altra piccola cosa per mia madre intenta a cucinare chissà quali delizie. Avrei voluto apparecchiare per la cena, ma avrei scoperto che mia madre l'aveva già fatto da ore, forse in piena notte con l'aiuto degli elfi di Babbo Natale!
E la tavola sarebbe già meravigliosa, anche con le candele spente.
Magari avrei incontrato qualche amico da abbracciare e avrei visto per la millesima volta un film che sa di Natale e di tenerezza.
E poi arrivata la sera mi sarei preparata e avrei dato una mano con gli ultimi ritocchi alla cena. Sarebbero finalmente arrivati gli ospiti e avrei ossessionato tutti con la musica di Natale...compilation collezionate negli anni!
Avrei rapito mio nipote piccolo e l'avrei tenuto in braccio ed annusato per ore. Avrei guardato incantata la gioia di mio nipote di quattro anni e lo avrei ricoperto di regali e baci.
A mezzanotte avrei aperto i miei regali e distribuito quelli cercati e scelti con cura per gli altri, curiosa di leggere la loro sorpresa sul viso.
Avremmo fatto rumore, tanto rumore da scaldare un anno intero in attesa del prossimo Natale.
Sono a New York, e vivrò una giornata diversa. Ma la farò più che posso a modo mio.
Ci metterò l'amore e la cura che ho imparato ed ereditato in tutti questi anni.
Mi alzerò piena di aspettative e cose da fare. Preparerò il Tiramisu per la cena, così che potrà riposare e migliorare nel corso delle ore.
Parlerò con la mia famiglia e le mie amiche. E manderò e mail e messaggi.
Poi uscirò per le ultime piccole cose da fare. E camminerò nella città che ho sempre aspettato.
Nel pomeriggio penserò a quello che resterà da cucinare per la nostra cena di 5 esuli newyorchesi, e cercherò di trasformare questa casa non mia in un pezzetto di me.
Qualsiasi cosa decidiate di fare...Buona Vigilia di Natale.
3 commenti:
Sono sicura che ieri hai portato a NY un po' di sapore di casa....Auguri cucciola, con tutto l'AMORE!!
YAYA
sono stata sopraffatta dalle cose da fare appunto, e solo oggi sono tornata indietro ai tuoi straordinari racconti per rivivere con te ciò che hai fatto e vissuto dall'altra parte del mondo, e ho scoperto... che il natale, per noi che lo viviamo così intensamente come lo vivi tu, si può e si deve vivere dovunque e sempre nel modo più pieno e felice possibile... buon natale ritardatario ale
ioio
avevo scritto questo commento prima di tutti gli altri, ma evidentemente il blog si è rifiutato di pubblicarlo... forse troppo zucchero?
vabbè ci riprovo:
"leggendo (anche se in ritardo!!) il tuo natale ho visto come quelle come noi, che amano la sera della vigilia oltre ogni tradizione, abbiano la capacità di portare il natale ovunque... anche dall'altra parte del mondo!!! e in effetti hai fatto talmente tanto rumore che mi è proprio sembrato di sentirti...
tvb
ioio
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