mercoledì 25 novembre 2009

Thank you

Domani si festeggerà qui negli Stati Uniti il Thanksgiving Day. Festa ovunque e ponte lungo negli uffici. Come molti altri anche io sarò fuori città. La mia prima gita americana.
Sarò domani a Harrisburg e venerdì a Philadelphia. Quindi non sono sicura di poter aggiornare domani sera (giovedì ) queste pagine. Ma tornerò con molte nuove ispirazioni.
Capirò finalmente da vicino questa tradizione così sentita e raccontata.
Per oggi stavo pensando di concentrarmi sul senso che io vorrò dare a questa celebrazione, non so se sia lo stesso condiviso da questo popolo, per me nuovo.

Thank you:
a chi mi ha ispirato nuove strade. A chi mi ha insegnato che la paura non è un ostacolo, ma un’arma per difendersi e una lente per guardare. A chi ama e ascolta guardando negli occhi.
A chi sa ridere. A chi seriamente non prende nulla sul serio. A chi cerca di capirmi quando io non ci capisco più niente. A chi crede nonostante i dubbi. A chi mi aiuta a vedere nelle strade non una ferita aperta, ma l’intuizione di un altrove. A chi condivide con me la follia che un’intuizione possa essere un viaggio. A chi ama perdersi, nella bizzarra certezza di trovare una risposta. A chi con pazienza sopporta le ombre, in attesa del ritorno del giorno. Perché poi, il mattino torna sempre. A chi da lontano mi trova e mi raggiunge. Ma soprattutto, a chi si lascia raggiungere.

Thank you.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Thank you. A te.
ioio