domenica 24 aprile 2011

Rinascere, giorno per giorno

Lo scorso anno trascorsi una Pasqua insolita, da sola in giro per Manhattan.
Di sacro c'erano i miei sogni, il progetto di un cambiamento, il sole della primavera che, dopo un inverno così rigidio come quello newyorkese, ha un valore del tutto speciale, e l'arte del MET.
Niente uova di Pasqua, rituali, né famiglia. Non fu una Pasqua triste, solamente diversa.
Quest'anno la trascorro in famiglia, mia madre ha preparato i piatti tipici di questa domenica e fra poco arriveranno anche i miei nipoti a portare confusione e gioia.
L'anno scorso mi interrogai sulla mia personale ricerca di luoghi sacri, perchè mi ero sentita spiritualmente toccata da alcune opere religiose esposte al Metropolitan Museum.
Oggi mi interrogo sul mio senso di rinascita e di famiglia.

Sono una cattolica non praticante, sempre più lontana dalla Chiesa e forse dalle religioni. Mi affascina però la figura di Cristo e mi chiedo cosa resta delle sue parole nei nostri rumorosi discorsi.
Non ne resta niente dentro i ridicoli appelli alla famiglia da parte di chi non vuole comprendere che la famiglia è una scelta individuale che cresce nella comunità.
Costruire una famiglia è un gesto d'amore e di responsabilità che non appartiene ad una legge, ma è la legge ad appartenerle. Le leggi vivono in virtù e a servizio degli uomini e non per decretarne l'identità, ma per tutelarne i diritti e determinarne i doveri. Sono una famiglia i genitori che ci accudiscono, i fratelli che ci sostengono, gli amici che ci accompagnano, gli amanti che ci amano, le case che ci proteggono. Tutto il resto è, come si suol dire, fuori dalla grazia di Dio.

A parte questo, dentro una società che non osa cambiare e rinascere, mi guardo dentro in cerca dei miei intimi segnali di mutazione. Ogni giorno mi sforzo di costruire qualcosa, di fortificare le mie certezze, di buttare giù i muri, di guardare un po' più in là.
Non tutti i giorni ci riesco.
Poi arriva la primavera, le giornate si stiracchiano sotto la luce più a lungo, gli alberi si colorano come dentro un disegno di Santiago, la mia pelle si scopre e si nutre dell'aria e dentro quei brividi leggeri sento che sto rinascendo, capisco che posso ancora sperare. Rinasco più donna, più vecchia, più seducente, perchè scelgo chi e cosa voglio attrarre sul mio cammino. Nelle vite precedenti, nei giorni che sono trascorsi, facevamo rumore per confonderci, per valutare il futuro possibile, forse anche per attirare l'attenzione e poi dire "no".
In questa nuova primavera attendo i miei "sì", ascolto di più e cammino, sempre a piedi nudi, sotto un sole tiepido di tenerezza e determinazione.

Buona Pasqua a tutti.

1 commento:

Simona ha detto...

Amica mia, le tue parole mi entrano dentro e mi emozionano, come sempre, ma sempre di più.

Buona Pasqua anche a te e tutta la tua famiglia.

Ti chiamo in settimana.
Simona