mercoledì 18 novembre 2009

Il tempo e la distanza

Mi sto prendendo del tempo per trovare qualcosa di cui scrivere sul blog questa sera.
Nessun tema particolare mi ispira. New York ed io oggi ci siamo trattati da buoni amici che condividono il silenzio. Nessun clamore o confronto, nessuna sorpresa o ricerca. Eravamo lì, uno accanto all'altro, distrattamente.
Bè, io tutto sommato neanche tanto distrattamente, mi guardo sempre intorno e aspetto prontamente il prossimo "colpo di scena".
E' come se non volessi perdermi niente, resto attenta, sul filo del tempo...

Intanto però ho perso Johnny, che ci volete fare...non sono stata invitata.
Domenica si apre al MoMa una retrospettiva dedicata a Tim Burton (a cui voglio andare assolutamente)...ma purtroppo l'inaugurazione c'è stata ieri...e ovviamente Johnny c'era.
A saperlo un giretto nell'Upper East Side si poteva anche fare....
Vabbè, mi consolerò con Jude sabato sera.

In tema di "tempo" invece mi viene da pensare che sono qui da soltanto 2 settimane eppure mi sembrano passati mesi.
Forse per via di tutto quello che ho fatto e visto e progettato. O perchè la distanza da casa (quell'altra) assume ogni giorno sembianze diverse.
Le persone care non le vedo, non le tocco, non ascolto le loro voci, non colgo la loro rabbia o la gioia. Ma ci sono. Ed io sono con loro. Questo buffo strumento che è la rete ci tiene legati e trasmette le vibrazioni, quegli impulsi afoni che ci tengono in vita nel mondo degli altri.
Mi emoziono ogni volta che uno di quegli impulsi mi attraversa. Forse perchè sono particolarmente recettiva, forse perchè il tempo e la distanza non esistono. E capirlo alleggerisce la vita.

1 commento:

Simona ha detto...

Ciao amica mia,
da questo post percepisco una tua tranquillità interiore, che fa stare bene anche me.

Ti abbraccio forte fortissimo, oltre ogni distanza tu ci sei sempre.

S